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Le materie plastiche stanno contribuendo alla creazione di una gamma di applicazioni sempre più ampia nella vita quotidiana moderna. Vengono impiegate nell’industria chimica, nella costruzione di serbatoi, apparecchiature e tubi. In questo settore, non vengono scelte solo per il buon rapporto prezzo/prestazione, ma anche per l’elevata resistenza chimica e la buona lavorabilità. Le materie plastiche più impiegate in questo caso sono soprattutto il polietilene (PE) e il polipropilene (PP).

Rispetto ad altri tipi di materiali, le materie plastiche presentano diversi vantaggi. Nell’a mbito degli ambienti a rischio di esplosione, tuttavia è necessario considerare la caratteristica di non conducibilità. Per via di questa caratteristica, sussiste il pericolo di carica elettrostatica. Se questo tipo di materiali caricati elettrostaticamente si scaricano tramite la formazione di scintille, possono causare l’esplosione delle atmosfere esplosive come ad es. miscele di solventi/aria, polvere/aria. In questo ambito di applicazione, questo tipo di plastiche non può essere utilizzato. Per poter sfruttare i vantaggi delle materie plastiche come ad es. polietilene o polipropilene anche in questo tipo di ambienti, vengono aggiunti ad esse speciali tipi di carbonio, i cosiddetti “nerofumi conduttori”.

Di conseguenza la conducibilità di questi materiali aumenta sensibilmente mentre la resistenza elettrica diminuisce. Tramite questa procedura, la resistenza elettrica di massa di PE, ad esempio, può diminuire da 10 16 Ohm a < 10 6 Ohm. Le materie plastiche diventano così antistatiche. Con un’adeguata messa a terra, è possibile evitare in modo sicuro qualsiasi carica elettrostatica. Oltre alla riduzione della resistenza di massa, grazie alla colorazione nera è possibile ottenere anche una protezione UV eccellente come ad es. nel caso del polietilene elettroconducibile (PE-EL).

Le materie plastiche antistatiche di SIMONA AG, che dimostrano una resistenza di massa < 10 6 Ohm, possono essere impiegate negli apparecchi e sistemi di protezione regolamentati dalla direttiva ATEX 2014/34/EC, se dotati di adeguata messa a terra. Il livello di qualità del materiale impiegato viene confermato con un certificato di prova 3.1 e con l’invio di una scheda tecnica.

Carica elettrostatica

Dalla norma EN 13463-1 si deduce che la carica elettrostatica può essere vitata se la resistenza superficiale è <= 109 Ohm.